Aumento delle tasse a Ferrara: cosa sta succedendo con l'IRPEF?
A Ferrara il Comune propone un possibile aumento dell'addizionale IRPEF comunale per il 2025. Ma cosa significa davvero? Vediamolo in modo semplice.
Cos'è l'addizionale IRPEF?
L'IRPEF è una tassa che tutti i lavoratori e pensionati pagano in base al loro reddito. Oltre alla tassa nazionale, i Comuni possono applicare una percentuale aggiuntiva, chiamata "addizionale comunale IRPEF", per finanziare i servizi pubblici.
Cosa cambia?
Fino ad oggi, l'addizionale IRPEF a Ferrara funzionava con un sistema progressivo: chi guadagnava di più pagava una percentuale più alta. Ecco le aliquote attuali:
- 0,60% per chi guadagna fino a 15.000 euro
- 0,70% tra 15.000 e 28.000 euro
- 0,75% tra 28.000 e 50.000 euro
- 0,80% sopra 50.000 euro
Ora il Comune vuole applicare una percentuale unica dello 0,80% per tutti, tranne per chi guadagna meno di 8.500 euro, che rimarrà esente.
Cosa significa per i cittadini?
Chi ha un reddito basso pagherà di più. Ad esempio, chi guadagna 15.000 euro oggi paga lo 0,60%, ma con la nuova regola pagherà lo 0,80%, quindi un aumento del 33% sulla tassa locale.
Chi invece ha un reddito alto, sopra i 50.000 euro, non vedrà aumenti, perché già paga lo 0,80%.
Perché questo aumento?
Il Comune dice che ha meno soldi dallo Stato e ha bisogno di più entrate per coprire i costi. Inoltre, il costo della vita sta aumentando, con l’inflazione prevista a +1,5% nei prossimi due anni.
Le domande al Comune
Il consigliere comunale Davide Nanni ha chiesto chiarimenti su tre punti importanti:
- Quanto denaro in più entrerà nelle casse del Comune con l’aumento?
- Cosa succederebbe se si aumentasse l’esenzione fino a 15.000 euro invece che a 8.500?
- Cosa succederebbe se si mantenesse un sistema progressivo, ma con percentuali più basse?
Il PD non è d'accordo
La progressività delle tasse è un principio di giustizia sociale sancito dalla Costituzione (art. 53), che stabilisce che chi ha di più deve contribuire di più. Passare a una tassa uguale per tutti significa colpire chi guadagna meno e favorire i redditi più alti, aumentando le disuguaglianze.
Il Partito Democratico si oppone a questa scelta e chiede al Comune di rispettare la progressività fiscale, trovando soluzioni più eque che non penalizzino chi ha già meno risorse.
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