Crisi Berco: Cosa Sta Succedendo
Negli ultimi giorni, la situazione alla Berco di Copparo ha preso una piega preoccupante che merita tutta la nostra attenzione. L'azienda, parte del gruppo ThyssenKrupp, ha deciso di avviare la procedura di licenziamento per 247 lavoratori. E questa non è la prima volta che ci troviamo di fronte a una situazione del genere: solo a ottobre 2024 si parlava di 480 licenziamenti, poi ritirati dopo una forte mobilitazione.
Chi Si Sta Muovendo?
Le segreterie di Pd, Avs, M5s, Psi, +Europa, Azione, Pri e Italia Viva hanno preso una posizione netta, condannando l'atteggiamento dell'azienda e schierandosi al fianco dei lavoratori. Anche l'ex presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha definito "indegno e inaccettabile" quanto sta accadendo, chiedendo un intervento deciso del Ministero delle Imprese.
Il Pd di Ferrara prende una posizione netta: "Un'azienda irrispettosa nei confronti di lavoratrici, lavoratori e delle loro famiglie. Irrispettosa delle parti sindacali che hanno un ruolo determinante per garantire con l’azienda un futuro ad un territorio che a quella azienda ha dato tanto in termini di competenze e sviluppo."Paolo Calvano, capogruppo del Pd in Regione ribadisce il sostegno del Partito Democratico ai lavoratori e ai sindacati: “Come Pd saremo vicini alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori nelle iniziative che decideranno di intraprendere”.
I gruppi consiliari di maggioranza in Regione (Pd, Avs, Movimento 5
Stelle e Civici) hanno espresso sconcerto per la decisione della Berco,
sottolineando come questa vada contro i principi del "Patto per il
Lavoro e per il Clima" della Regione Emilia-Romagna.
I sindacati Fiom, Fim e Uilm non sono rimasti a guardare: hanno proclamato otto ore di sciopero e un presidio davanti ai cancelli della fabbrica. Definiscono la mossa della Berco un "atto irresponsabile e scellerato", soprattutto dopo che erano stati avviati dei dialoghi per cercare soluzioni condivise.
E Adesso?
Il 13 febbraio è previsto un tavolo di crisi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove si spera di trovare una soluzione che possa evitare questi licenziamenti di massa. I sindacati, intanto, non mollano: continueranno con scioperi, assemblee e manifestazioni per difendere i posti di lavoro.
Perché è Importante?
Questa non è solo una questione che riguarda i 247 lavoratori a rischio. Parliamo di famiglie, di un intero territorio che rischia di subire un duro colpo economico e sociale. La difesa del lavoro è anche difesa della dignità delle persone e delle loro comunità.
Restiamo uniti e solidali con chi sta vivendo questo momento difficile. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
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